Per poliabortività si intende la presenza di due o più aborti spontanei nella storia riproduttiva di coppia. E’ una condizione a chiara eziologia multifattoriale in cui oggi è possibile identificare cause di natura prettamente ginecologica, cause genetiche e cause di tipo ormonale, autoimmunitario, etc.

Lo studio della coppia con poliabortività deve quindi tener conto dei diversi possibili fattori eziologici in un’ottica interdisciplinare. Tra i fattori di tipo immunologici ricordiamo la presenza di autoanticorpi e, tra le cause ormonali, le disfunzioni tiroidee; ad oggi inoltre sta rivestendo un ruolo sempre maggiore il riscontro di celiachia.

Tra le cause genetiche, nel 2% circa delle coppie, si riscontra la presenza in uno dei due partner di traslocazioni cromosomiche bilanciate per cui lo studio del cariotipo nella coppia può rientrare nel percorso diagnostico per l’identificazione delle cause di poliabortività.

Da alcuni anni è stato accertato un ruolo eziologico al riscontro di mutazioni nei geni della trombofilia genetica che, secondo alcuni studi, potrebbe risultare essere la causa di poliabortività almeno nel 70% dei casi. Il percorso diagnostico per individuare le cause di abortività ripetuta in una coppia inizia quindi con la consulenza genetica a cui fa seguito l’esecuzione di test genetici e l’indicazione ad eventuali controlli clinici e strumentali per l’inquadramento della problematica di coppia. Individuata la causa può, in molti casi, esser proposto un approccio terapeutico periconcezionale per ridurre la ricorrenza del fenomeno abortivo nelle gravidanze future della coppia.