A cura di Cristina Gorgone – Medico Genetista
La consulenza genetica è un momento di fondamentale importanza nella fase diagnostica per i pazienti con diagnosi di sordità congenita.
Inquadrare la forma genetica oggi permette di prendere in considerazione anche possibilità di terapia genica. Conoscere quindi il gene responsabile della condizione è fondamentale per valutare al meglio l’iter terapeutico a disposizione per il paziente. Pertanto, la consulenza genetica, più che mai con le novità terapeutiche, rappresenta un momento di snodo fondamentale per il corretto inquadramento diagnostico e le scelte terapeutiche riabilitative da effettuare nel paziente con diagnosi di sordità congenita.
Il gene OTOF e la terapia genica
Sono in corso degli studi clinici per il trattamento della sordità basati su terapia genica:
La terapia sperimentale DB-OTO è in valutazione in uno studio clinico di Fase I/II denominato CHORD. L’obiettivo di questo trial è testare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia preliminare della strategia in un gruppo di pazienti pediatrici con mutazioni su entrambi gli alleli del gene OTOF.
Lo scopo di DB-OTO è sfruttare un vettore virale per veicolare alle cellule una copia del gene sano per la sintesi dell’otoferlina e ripristinare in tal modo la comunicazione tra l’orecchio e il cervello.
Lo studio clinico CHORD sarà condotto in otto centri clinici specializzati tra gli Stati Uniti, la Spagna e il Regno Unito; si rivolgerà a pazienti al di sotto dei 18 anni, con una perdita dell’udito dovuta a mutazioni del gene OTOF e che non abbiano ricevuto più di un impianto cocleare. È in corso l’arruolamento di 22 pazienti che saranno suddivisi in due coorti di studio: quelli inclusi nel primo gruppo riceveranno la terapia genica DB-OTO a due differenti dosaggi tramite un’unica iniezione intracocleare, mentre i pazienti del secondo gruppo di studio riceveranno la terapia genica con le stesse modalità in entrambe le orecchie.
Terapia genica legata al coinvolgimento di altri geni
AAV.103 e AAV.104 sono ancora in fase di ricerca preclinica. AAV.104 è una terapia genica diretta a ripristinare la funzionalità della stereociclina, una proteina espressa nelle cellule ciliate esterne della coclea la cui mancanza determina l’insorgenza di una forma congenita di sordità non sindromica, a trasmissione autosomica recessiva.
AAV.103 è, invece, pensata per prendere di mira il gene GJB2, coinvolto nella sintesi della connessina-26 (Cx26), espressa nelle cellule non sensoriali dell’orecchio interno. A danno del gene GJB2 sono state identificate varie mutazioni, la più frequente delle quali è la mutazione 35delG, responsabile della maggior parte delle sordità congenite recessive non sindromiche.
Bibliografia
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