I tumori ereditari rappresentano una quota sempre più rilevante della patologia oncologica e le potenzialità e le capacità diagnostiche dell’oncogenetica stanno permettendo sempre più di individuare la base genetica di molte neoplasie. Individuare precocemente i soggetti a rischio permette di disegnare percorsi di prevenzione mirati.

Tumori dove è possibile avviare un percorso di oncogenetica

Per molte neoplasie è oggi possibile individuare i geni predisponenti. Tra queste, per esempio, è possibile citare le neoplasie della mammella e dell’ovaio in cui oggi è possibile, anche attraverso semplici sistemi di score, individuare i soggetti a rischio e indirizzare gli stessi verso un corretto percorso di consulenza oncogenetica. In questa tipologia di neoplasie è noto già da alcuni anni il coinvolgimento dei geni  BRCA1 e BRCA2 le cui mutazioni sono responsabile di circa il 25-30% dei casi di tumore ereditario della mammella e/o dell’ovaio.

Le varianti patogenetiche (VP), ovvero le mutazioni in questi geni associate a un alto rischio di tumore, sono trasmesse con modalità autosomica dominante ad alta penetranza e predispongono all’insorgenza di numerose patologie oncologiche. Sono stati negli anni individuati altri geni implicati nella predisposizione ereditaria a tumori della mammella e dell’ovaio. Le mutazioni in questi geni, in relazione al rischio conferito, possono presentare alta, media e bassa penetranza. Tra questi geni i principali sono TP53, STK11, PTEN, CDH1 che conferiscono un elevato rischio oncogenetico anche a carico di altri organi, PALB2 che conferisce un rischio medio/alto, CHEK2 e ATM che si associano ad un rischio intermedio.

Altra tipologia di neoplasie in cui il percorso di consulenza oncogenetica può permettere di caratterizzare la base ereditaria è, ad esempio, quella delle neoplasie al colon e in particolar modo della poliposi del colon. Questa condizione, abbastanza frequente nella popolazione, può essere dovuta a mutazioni in diversi geni tra cui APC, MUTYH, SMAD4, etc.

Da recente riveste un’importanza crescente la caratterizzazione della base genetica delle neoplasie del pancreas e della prostata anche per le nuove prospettive terapeutiche in ambito oncologico.

I pannelli multigenici

La possibilità di utilizzare nuove tecnologie di indagine genetica in NGS ha permesso di disegnare pannelli multigenici per la valutazione del rischio oncogenetico ottimizzando la resa della stessa analisi genetica. Individuata la mutazione in un soggetto sarà possibile eseguire la ricerca “single site” della variante familiare negli altri soggetti.

La profilazione genetica del tumore

Altra frontiera dell’oncogenetica è la caratterizzazione del profilo genomico tumorale per individuare mutazioni clinicamente rilevanti nei geni correlati al tumore. Questo approccio risulta utile nell’identificare le terapie idonee e specifiche per il singolo paziente, potendo associare alle diverse mutazioni le più recenti evidenze cliniche e scientifiche. Ad esempio oggi vi è la possibilità di identificare il gruppo di pazienti con basso rischio di recidive che possono evitare la chemioterapia attraverso un test genetico che si esegue sul tessuto tumorale nei pazienti con tumore mammario ER+, Her2-,

Il Programma Oncogenetic Care

Oncogenetic care è un programma di prevenzione, in continua e costante evoluzione, messo a punto dai Genetisti di BGenetica, che mira, nello spirito del Care che contraddistingue la nostra mission, a prendersi cura della persona con neoplasia e del suo nucleo familiare.

Il percorso comprende l’utilizzo di test, eseguiti con le tecnologie di indagine genetica oggi più all’avanguardia, in grado di individuare la predisposizione genetica nel soggetto affetto. Questo percorso può utilizzare test genetici mirati per la specifica neoplasia, un approccio attraverso pannelli multigenici o lo studio dell’esoma oncologico. La consulenza oncogenetica da cui si inizia, individua i rischi da valutare, in linea con le attuali Linee Guida Nazionali ed Internazionali e condivide con la persona il percorso da seguire.

Nei soggetti affetti, ove ci siano le indicazioni, è possibile eseguire test genetici per la profilazione molecolare della neoplasia su preparato istologico utili ad indirizzare la terapia in modo specifico.

La collaborazione con diverse strutture di riferimento per la cura dei pazienti oncologici permetterà poi di indirizzare il paziente nel percorso di cura.

Per i familiari è possibile individuare i soggetti a rischio oncologico aumentato, indirizzando i percorsi di prevenzione.

Se hai dei quesiti i Genetisti di Bgenetica sono pronti a risponderti inviando il tuo quesito a info@bgenetica.it

Bibliografia